MPM GENS

La Pelle

7 novembre 2019

Non credo esista, nell'immaginario collettivo biker, qualcosa di più iconico, di più trascendente dalla realtà, del gilè con i colori che indossa un membro di un club. Tutti possono andare in moto, ma non tutti scelgono la via del diventare parte di una Famiglia biker; per quelli che lo fanno si aprono lunghe strade piene di ostacoli iniziali, di sguardi sospettosi, di impegni ma anche grandi soddisfazioni, di rispetto guadagnato, della sensazione di contribuire a far crescere e a far vivere qualcosa che per ognuno diventa unica e perfettamente riconoscibile. E non tutti i bikers entrano in gruppi che usano portare il gilè, molti si limitano a tee-shirts o a patch da mettere su quel che si vuole, cosa comune per gruppi di stradali o che fanno turismo. Le Famiglie biker vere e proprie, caratterizzate dalle moto custom, hanno da sempre fatto un onore ed un onere il portare il gilè con i colori e gli emblemi del gruppo di appartenenza. E' imprescindibile, è naturale, è un obbligo morale ed un vanto personale riuscire ad avere - con il passare del tempo e della attività in seno alla Famiglia - le varie toppe che dimostrano i passaggi di grado tra i fratelli. Chiunque se lo sia sudato, sognato, desiderato non riesce neanche ad immaginare di star senza e infatti molti non rinunciano a portarlo neanche quando non stanno sulla moto. Perchè i colori ti entrano dentro, se lo senti, se ci credi, e dalla tua seconda pelle non puoi staccarti. Oltre tutto, è anche una questione di profondo rispetto per gli altri fratelli con i quali così si dimostra di volersi riconoscere, lontani quindi anni luce da certi motociclisti che il gilè lo ricevono all'acquisto di una moto sin troppo costosa, o in cambio di una retta annuale che dimostra solo il ceto sociale e non il vero cameratismo che nasce dalla frequentazione della strada insieme. E stendiamo un velo pietoso su chi lo ha ricevuto, ha condiviso, e poi lo lascia appeso alla stampella nell'armadio quando va a far prendere aria a quello che evidentemente considera il vero simbolo, la moto. Il biker, quello che il gilè lo porterebbe anche a letto, anche stracciato, anche vecchio di decenni, magari ci muore dentro, magari ci va a piedi quando non ce la fa più, ma non metterebbe mai prima la moto davanti ai colori, nella scala delle proprie priorità. Certo, esistono soggetti che non ci tengono affatto, e addirittura fabbriche orientali che sono arrivati a copiare gilè e colori di mc celebri per venderli su internet. Ma questa è solo la dimostrazione di quanto la gente sappia rendersi ridicola. Gli altri, quelli veri, non se lo farebbero togliere neanche con le coltellate.

Papa Doc per MPM GENS